Un approccio innovativo per migliorare la qualità della vita
L’Anffas (l’Associazione nazionale delle famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) ha avviato una sperimentazione in tema di progettazione della qualità della vita per le persone con disabilità intellettive o evolutive, basata su uno strumento e un approccio altamente innovativo, quello delle matrici ecologiche e dei sostegni.
Questo approccio si propone di superare una logica puramente assistenziale per focalizzarsi sui bisogni specifici e sulle aspettative della persona disabile, partendo dall’analisi di una serie di domini relativi al benessere fisico ed emozionale.
“Fino ad oggi non esisteva un modello unico, un paradigma scientificamente validato per la progettazione – spiega la responsabile del Settore Disabilità della cooperativa Antonella Garganese –. Il sistema delle matrici ecologiche è un software, disponibile on line, all’interno del quale vengono raccolti ed elaborati tutti i dati che riguardano la persona disabile. A partire da queste informazioni il software fornisce indicazioni rispetto agli ambiti su cui occorre lavorare per migliorare la qualità della vita della persona disabile”.
Si tratta di uno strumento interattivo, che incrocia i dati e li ordina in un report fornendo indicazioni utili per la programmazione, una guida che può essere utilizzata dai case manager, dagli operatori, e da tutte le altre figure che si occupano della presa in carico della persona disabile. Si colloca quindi alla base del piano dei sostegni e del progetto individuale di vita finalizzati al miglioramento della qualità della vita delle persone disabili.
“La nostra cooperativa – spiega Garganese – ha partecipato a una gara inserendo questo paradigma nel programma di attività”.
Nei mesi di marzo, aprile e maggio si sono svolte quattro giornate di formazione, tenute da Luigi Croce (Presidente Comitato Scientifico Anffas Onlus), Marco Lombardi (componente gruppo tecnico/scientifico di coordinamento) e Chiara Canali (psicologa e psicoterapeuta ANFFAS) dedicati alla presentazione del paradigma della qualità della vita e dei sostegni, a cui hanno partecipato gli operatori del Centro diurno San Gaetano di Livorno e tutti coordinatori delle strutture del Settore Disabilità della cooperativa, con un educatore professionale per ciascuna.