La Comunità educativa Don Luigi Rossi “riparte” da due novità
La Comunità educativa Don Luigi Rossi, presente a Massa Marittima dal 2012, “riparte” da due novità: un abbassamento dell’età dei minori accolti (da 12-18 anni a 6–18 anni) e un progetto educativo nuovo, con percorsi di accoglienza personalizzati, per contrastare l’isolamento e l’emarginazione e costruire una rete di relazioni che faciliti il reinserimento dei ragazzi nel tessuto sociale.
“Abbiamo rinnovato il nostro progetto educativo per renderlo ancora più rispondente ai bisogni dei bambini e dei ragazzi – commenta la responsabile del settore Minori della cooperativa Lucia Pagano -. Abbiamo anche inserito la figura di una psicologa psicoterapeuta che sarà a disposizione dei ragazzi accolti per incontri e colloqui, così da rispondere in maniera sempre più mirata e tempestiva ai bisogni e alle esigenze e che lavorerà in sinergia col gruppo educativo e con i servizi invianti”.
La cooperativa, insomma, “fa squadra” con il Comune di Massa marittima con l’obiettivo di “aprire” la Comunità educativa al territorio: un “patto” a cui i due soggetti auspicano possano presto aderire tutte le realtà attive nella zona a sostegno dei minori in difficoltà, a partire dal mondo dell’associazionismo. In quest’ottica il 10 maggio si è svolta a Massa Marittima una conferenza stampa, preceduta da un primo incontro informale con alcune associazioni locali, a cui hanno partecipato il vicesindaco Luana Tommi, l’assessore alle Politiche Sociali Tiziana Goffo e le responsabili della cooperativa per presentare in modo più approfondito questa realtà e i suoi progetti di integrazione dei minori sul territorio.
“Siamo molto soddisfatti perché c’è stato grande interesse da parte dei presenti – ha affermato nell’occasione il vicesindaco di Massa marittima Luana Tommi – e proseguiremo quindi con questi incontri informativi estendendoli anche ad altre realtà cittadine. L’obiettivo è molto semplice: far conoscere la casa di accoglienza e ricreare una famiglia per tutti questi ragazzi e ragazze con il contributo del tessuto sociale del territorio. Tra l’altro da quest’anno c’è stata un’estensione della minima età da cui possono essere ospitati i ragazzi che è passata da dodici a sei anni per arrivare fino ai diciotto. L’augurio è quello di far tornare il sorriso sulla bocca dei giovanissimi ospiti della comunità e in senso più ampio dell’intera città”.
“La nostra cooperativa ha un’esperienza molto radicata nella gestione del disagio minorile – ha detto la presidente della cooperativa Maria Antonella Oronte –. Ci auguriamo che la Comunità Don Luigi Rossi diventi sempre di più un punto di riferimento per la comunità locale, rafforzando le sinergie rete e il lavoro in rete tra tutti i soggetti, e che possa rappresentare una risorsa per il territorio anche dal punto di vista dell’occupazione”.
“La nostra è una Comunità a dimensione familiare, una ‘casa’ che integra o sostituisce in maniera temporanea la famiglia, accompagnando i ragazzi nei percorsi scolastici, di formazione professionale, di inserimento lavorativo e nelle attività del tempo libero – ha aggiunto la responsabile della Comunità Don Luigi Rossi Maria Virginia Staglianò –. Puntiamo a creare le condizioni per far rientrare i minori in un contesto familiare vero e proprio, quando possibile quello della famiglia di origine, o comunque per reinserirsi in maniera sicura e protetta nel tessuto sociale”.
A breve prenderanno il via anche nuove attività interne alla Comunità che vedranno i ragazzi protagonisti: un laboratorio di manutenzione del verde, per la risistemazione del giardino esterno, e un laboratorio di riciclo, per realizzare oggetti per la personalizzazione delle camere e degli ambienti comuni. E poi ancora un laboratorio di cucina, uno sul cinema, un altro intitolato “Ti parlo di me” per aiutare i ragazzi, anche attraverso disegni e immagini, a riflettere sulla propria storia e ad affrontare il cambiamento, e infine un laboratorio improntato ai giochi interattivi e di gruppo.
In questi anni la Comunità educativaha instaurato collaborazioni con la Società Sportiva Massetana Calcio, con la cooperativa sociale Il Nodo di Follonica e con la Scuola di alfabetizzazione Cpa di Follonica. Con il progetto “Amicincucina-Trovamicincucina Ora si cucina noi” promosso con il supporto dell’Amministrazione comunale di Massa Marittima sono stati organizzati laboratori di cucina, mentre con il progetto “Orto marzo”, in collaborazione con Legambiente, i ragazzi hanno creato un orto nel giardino della struttura. Ora l’obiettivo è implementare le collaborazioni già esistenti e crearne di nuove: “Ci piacerebbe anche organizzare nei prossimi mesi una giornata in cui aprire la Comunità all’esterno – ha concluso Staglianò -, per far sì che le persone possano venire a conoscerci di persona e sentirsi davvero parte integrante di questo luogo”.