Dietro le quinte della progettazione
Chi è e che cosa fa chi si occupa della progettazione nella coperativa G. Di Vittorio
Portare assistenza e sostegno qualificato a persone che, a vario titolo, vivono una condizione di fragilità: questo è quello che la nostra cooperativa fa ogni giorno!
E dietro a questo lavoro di cura, costante, capillare e diffuso in tante province toscane, c’è altrettanto lavoro organizzativo e gestionale, che fa di questa grande realtà un’impresa e che mantiene la “macchina” sempre efficiente.
Un lavoro che non si vede dall’esterno e che da oggi abbiamo deciso di raccontare.
Se c’è una cosa sicura, è che non bisogna soffrire d’ansia o essere deboli di cuore per fare questo lavoro! Sì perché non si può negare che il team dell’Ufficio Progettazione si trovi spesso a lavorare sotto stress…
“Ogni anno affrontiamo circa 40 tra gare, bandi di finanziamento e presentazioni di progetti” dice Antonella Miceli, che guida il team da poco più di un anno, “e ogni volta il ciclo si ripete: via via che ci si avvicina alla consegna la porta dell’ufficio resta sempre più chiusa, le espressioni si fanno più concentrate e le ore giornaliere di lavoro aumentano (di giorno… e a volte anche di notte!). Poi quando la gara è consegnata, ci vogliono un paio di giorni per fare decompressione e per riprendere un ritmo normale.”
Pro e contro: sotto gara non ci sono feste comandate che tengano e capita di dover lavorare quando tutti gli altri sono in vacanza, se possibile dal giardino di casa, ma anche da bordo campo di una partita di calcio della squadra di tuo figlio.
Ma è anche vero, come dice Cosimo Bandini, il più “giovane” del gruppo, che lavorando a tanti progetti si ha l’opportunità di conoscere profondamente quello che fa la cooperativa: è una posizione privilegiata per avere una visione di insieme.
“Abbiamo la grande responsabilità di mantenere e aumentare le opportunità di lavoro per i soci: senz’altro sentiamo la pressione, ma anche la fiducia che i nostri colleghi ripongono in noi”, dice Antonella.
“È un ruolo che permette di approfondire gli aspetti tecnici, normativi e di innovazione legati a tutti i settori di intervento della cooperativa” afferma Claudia Spolverini, “il nostro compito consiste nell’ascoltare l’esperienza di chi lavora nei servizi e di trasformarla in un progetto equilibrato, coerente e curato. In un ‘bel’ progetto.”
La soddisfazione più grande?
“Quando quello che tu hai immaginato, pensato e disegnato viene messo in pratica, con una piena corrispondenza tra progetto e servizio: quando questo accade sentiamo di aver reso giustizia alla varietà e profondità delle competenze presenti in cooperativa e di aver dato vita a qualcosa di utile, non solo per la cooperativa, ma per tutta la società” conclude Chiara Valenti, veterana della progettazione. “Chi lavora in una cooperativa spesso viene svalutato o visto dall’esterno in modo negativo, ma se lo vivi direttamente senti che far parte di questo processo è invece motivo d’orgoglio.”
E poi, quando la cooperativa vince una gara o si aggiudica un bando, allora la gioia esplode… insieme al tappo di una bottiglia di spumante!
Prima di rimettersi in cerca della prossima gara.
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Vuoi anche tu condividere idee e ispirazioni che potrebbero diventare progetti o servizi della cooperativa e partecipare così al lavoro di progettazione?
Partecipa allo Sportello delle idee aperto a tutte le socie e i soci: una call di mezz’ora con la responsabile della progettazione, Antonella Miceli.
Su prenotazione, l’ultimo venerdì di ogni mese dalle 10 alle 12. Prenota il tuo appuntamento scrivendo a: a.miceli@divittorio.it