Coooperare per la buona cura
“Tutte le persone, senza riguardo all’età o alla condizione di dipendenza, hanno il diritto di godere dei diritti umani inalienabili e delle libertà civili riconosciute a livello internazionale. Ogni restrizione di questi diritti, causata dell’età o della dipendenza, deve basarsi su un trasparente procedimento legale e deve essere proporzionata e rivisitabile, e soprattutto tenere nel massimo interesse la persona coinvolta” . – Carta Europea dei diritti e delle responsabilità delle persone anziane bisognose di cure ed assistenza a lungo termine anno 2010-
E’ a partire da questo fondamentale principio che G. Di Vittorio e, nello specifico, il gruppo dei responsabili dell’area Anziani coordinati dal Dott. Carmine Di Palma, Responsabile Tecnico di Settore della Cooperativa, ha cominciato a riflettere circa lo sviluppo di un metodo e di strategie atte a garantire la “Buona Cura”. Tale riflessione ha portato alla creazione di una Linea Guida che raccoglie i principali criteri ed assunti di suddetto metodo; metodo che individua al centro dell’agire professionale l’ascolto e la comprensione dei significati del bisogno. E’ necessario, tuttavia, interpretare il bisogno al livello non solo individuale, ma, più in generale, a livello organizzativo ed intersistemico: tra gli enti, tra enti e cooperative, tra operatori e famiglie e con le persone che ricevono le nostre cure. E’ solo attraverso il riconoscimento del bisogno a tutti i livelli che è possibile pensare di garantire realisticamente una buona cura.
Questi i principali argomenti attorno ai quali si è concentrata la riflessione durante il seminario che ha avuto luogo il 23 febbraio presso la Sala Giglio de Il Fuligno a Firenze, organizzato da G. Di Vittorio in collaborazione con Legacoopsociali Toscana e il Centro Servizi e Formazione Montedomini.
Di seguito presentiamo un’intervista che ha visto i principali relatori del seminario.