Ciao, Barbara
Ci ha lasciati Barbara Monaco, persona profondamente e convintamente impegnata nella tutela dei più deboli. Di seguito un suo ricordo, da parte di Francesca Poletti e delle altre persone che hanno avuto il privilegio di conoscerla.
… quando ti abbiamo conosciuta era primavera.. e nonostante tutta la sofferenza fisica e nel cuore..tua e della tua mamma.. in casa tua abbiamo respirato aria di festa. Un sentore fresco e vivace di cose da fare.. di gente che va e viene..di arte scolpita tra le mura di casa.. quadri e statue che tolgono il respiro, a chi sa guardare oltre..un frastuono felice di colori e nazioni diverse.. ragazzi di scuola ospitati da voi.. una finestra sul mondo.
Le nostre operatrici venivano un po’ da te e un po’dalla tua mamma, e voi sempre in punta di piedi. mai una richiesta forte, mai una pretesa. Solo gentili parole per cercare di incastrare orari, servizi di vario tipo, bisogni. Bisogni che non erano uguali a quelli degli altri: era il bisogno di due persone intelligenti, consapevoli, dignitose, inarrendibili, forti fino all’ultimo e col sorriso sicuro e bello di chi sa vivere il poco tempo che la vita ci dà…donandosi agli altri.
Il tuo impegno verso gli altri si respirava dai laboratori creativi che vedevamo in casa, in tutti quei vestiti colorati e drappi che sapevano di altri mondi… dalla voglia di comunicare…di confrontarsi… di scoprire nuove persone. Ti ricordiamo davanti al tuo inseparabile computer, ma sappiamo che stai scrivendo, non solo leggendo, fiumi di parole contro le ingiustizie e contro i grandi, che si dimenticano di essere proprio piccoli.
E ti ricordiamo in viaggio…un destino incomprensibile ti ha tolto la possibilità di girare il mondo dando la mano ai popoli, ma il mondo te lo sei portato in casa, non da ospite ma da famiglia. Con dignità e amore per la vita ci lasci un vuoto, e ci insegni che non importa quanto tempo abbiamo, dobbiamo dedicarlo a guardare oltre noi stessi, oltre ciò che possediamo, e confonderci in un unico colore con gli altri, soprattutto con chi ha meno di noi.
Ricordo una volta che un’operatrice mi chiese: “…ma come fa?”
Io non ho saputo rispondere, e neanche ora lo so. A tutti noi lasci questo: un’incredibile, unica, rara, forza nel riuscire a ridere e sorridere agli altri, come tu fossi la più fortunata.
Grazie, da tutte noi, ciao Barbara