12 maggio. Giornata internazionale degli infermieri
La ricordiamo con le parole di Tiziana Mattarocchia, la nostra Responsabile per la sicurezza delle cure
12 maggio. Un giorno importante, forse non per tutti, ma per gli infermieri di tutto il mondo sì. È la giornata internazionale degli infermieri.
Quel 12 maggio , in cui Florence Nightingale, la “signora con la lanterna” fondò l’infermieristica moderna. Ma cosa aveva di speciale, per essere ancora ricordata?
La sua eccezionalità stava, per la prima volta, nell’applicare la statistica, l’epidemiologia, la scienza nella gestione dell’assistenza, senza tralasciare l’empatia, la relazione di cura, ma fondendo questi due aspetti, dove l’infermiere si spogliava degli abiti sacri e laicamente e in maniera scientifica e amorevole, assisteva i suoi pazienti.
Sono passati ormai secoli dal 1800, ma fortunatamente la luce della sua lampada, ha continuato a illuminare il cammino, lungo e faticoso della professione infermieristica, che nei secoli ha acquistato indipendenza, un percorso didattico adeguato, un’identità.
Certo il traguardo è ancora lontano, ma il 12 maggio deve continuare a farci riflettere e continuare in un percorso, che si è reso ancora piu necessario e urgente, dopo i terribili due anni di pandemia, in cui gli infermieri sono stati travolti, ma hanno avuto paradossalmente, l’ennesima occasione per dimostrare la loro centralità, non delegabile, alla tenuta del sistema sanitario pubblico e privato. Hanno dimostrato come una giusta presenza del personale infermieristico incida in maniera fondamentale sulla qualità delle cure e sul rischio di aumento della mortalità.
La cooperativa sociale G. Di Vittorio, si impegna a sostenere gli infermieri, a metterli al centro, a supportare la loro crescita professionale, anche attraverso collaborazione con gli Opi, con il centro del rischio clinico come già in essere, per la formazione di facilitatori.
E anche a fornirgli strumenti tecnologici, e di dialogo con le diverse realtà in cui lavoriamo, per migliorare la rete territoriale di collaborazioni, per il benessere delle persone che assistiamo.
E infine li ringraziamo per esserci tutti i giorni, nonostante tutto, per il solo e unico fine che abbiamo: essere di aiuto.
“Il giorno più bello? Oggi. L’ostacolo più grande? La paura. La cosa più facile? Sbagliarsi. L’errore più grande? Rinunciare. La felicità più grande? Essere utili agli altri”.